Squid Game, la serie di culto

15.01.2025

"Squid Game", Stagione 1 e 2. Chi le ha viste? Lo ammetto subito: ero scettico nei confronti di questa a serie che inscena gratuitamente giochi di morte e, per lo più, sulla base di infantili giochi sudcoreani. Invece, mi sono ricreduto subito. Il grande successo incassato dai film è meritato! Squid Game mi ha saputo catturare fin dalla prima stagione come poche altre serie (a parte Lost, ovviamente) grazie a una combinazione potente di suspense, critica sociale e un buon tocco di riflessioni filosofiche. 

La trama è avvincente e ben costruita, con una sceneggiatura solida che non presenta cedimenti. La tensione si mantiene alta grazie all'intensità narrativa. I giochi infantili, inoltre, trasformati in letali prove di sopravvivenza creano un contrasto disturbante che mette in luce quanto l'innocenza, se manipolata, possa diventare pericolosa e spietata. Ed è questo il punto forte di Squid Game.

I colpi di scena sono ben dosati e sorprendenti, rendono ogni episodio imprevedibile e molto coinvolgente. I personaggi sono profondamente riusciti, ognuno con una storia personale che li rende credibili e umani, grazie anche all'interpretazione degli attori, capaci di trasmettere disperazione, paura e ambiguità morale.La serie si distingue anche per i suoi sprazzi filosofici, che invitano a riflettere su temi come la disuguaglianza sociale, la disperazione economica e la natura umana quando messa alle strette. 

In questo contesto, la critica al capitalismo estremo si intreccia perfettamente con il ritmo serrato della narrazione.In definitiva, Squid Game si presenta davvero come un prodotto di grande qualità, capace di mescolare intrattenimento e riflessione sociale, con uno stile visivo e narrativo che lascia il segno. Nonostante la stagione 2 non parifichi la prima, lasciando troppi interrogativi ancora aperti, confido che la terza (e ultima) sua altrettanto valida e risolutiva. Basterà attendere (impazientemente) agosto 2025…