Precisazione su anglicismi e lingua di genere

01.06.2024

C'è chi crede che io sia contrario a tutti gli anglicismi; c'è chi crede che io sia contrario all'uso inclusivo della lingua (schwa, asterischi e altri segni grafici); c'è chi crede che io sia contrario agli adeguamenti femminili delle professioni ritenute tradizionalmente maschili… 

A queste persone dico che sbagliate a giudicarmi, non conoscete le mie opinioni, non avete idea di che tipo di persona e insegnante io sia. Quindi, abbiate almeno la briga di leggere questo:

- gli anglicismi sono parte integrante della nostra lingua da parecchi decenni e la maggior parte di essi sono leciti e ragionevoli; ritengo invece che molti siano irragionevoli, inutili e vuoti, impoveriscono soltanto il nostro tessuto lessicale (come location, governance, mission, vision, masterplan e altri);

- sono pressoché completamente favorevole invece ad ogni adeguamento al femminile delle professioni maschili (sindaca, architetta, assessora, dottora, pretora, ecc. sono per me termini usati normalmente…);

- sono invece scettico sull'uso forzato, innaturale e imposto dall'alto dello schwa, asterischi o altri segni a scopo inclusivo poiché complicano la comprensibilità e la leggibilità dei testi (anche se sono favorevole al loro utilizzo in specifici contesti (scritti, convegni o altro) in cui si discute proprio di temi legati all'identità di genere).

Ecco, sappiatelo prima di giudicare a sproposito e diffamarmi deliberatamente.Se poi qualcuno ha qualcosa da dirmi, mi scriva in privato invece di sbandierare falsità sui social…