La vittoria "inclusiva" di Nemo

01.06.2024

La vittoria di Nemo che, a sua detta, è soprattutto la vittoria di una comunità non-binaria, riapre anche il discorso sulla "lingua inclusiva". Come sappiamo, il problema della rappresentanza e dell'inclusione del "terzo sesso" pone non pochi problemi, in quanto l'italiano (a differenza ad esempio del tedesco e inglese) è fortemente binario con un maschile (grammaticale) e un femminile (grammaticale), senza contemplare il neutro. Le sperimentazioni linguistiche con eliminazione delle desinenze, sostituite da vari segni grafici impronunciabili (come schwa, @, * ecc.) non si sono purtroppo rivelate all'altezza del compito. 

Complicano ulteriormente la comprensibilità e la leggibilità dei testi, raccogliendo addirittura un effetto contrario, esclusivo invece di inclusivo. È comunque ragionevole tentare di dare una risposta e sperimentare nuove vie. Non sarà percorso facile, ma osserviamo con interesse l'evoluzione della lingua e della società multicomplessa…