7 ottobre. È davvero difficile per me capire l'odio, la denigrazione, la derisione cattiva quasi generalizzata contro quei civili - tra cui Bianconi e Ceppi - che sono arrivati dove molto governi potenti e democratici (che dicono di difendere i diritti dell'uomo) non hanno nemmeno tentato di arrivare. Si può essere contrari, si può legittimamente credere che questi uomini non avrebbero potuto cambiare le sorti di un genocidio terribile in atto (come avrebbero mai potuto?), ma deridere il coraggio, la loro solidarietà, a rischio della propria vita (lasciando a casa mogli e figli) per una causa che è la regina di tutte le cause: la difesa di innocenti sterminati ingiustamente, decine di migliaia di bambini cancellati per sempre, è incomprensibile, una cattiveria enorme e ingiustificata. La Flotilla non avrebbe potuto cambiare le sorti della guerra di sterminio in atto - è certamente vero - avrebbe fallito, sì, ma il suo gesto è altamente simbolico e potente: portare almeno un briciolo di speranza, come a dire "non possiamo far molto, ma ci siamo, vi capiamo, nel caso: moriremo al vostro fianco. Quando tutti i governi ipocriti vi hanno abbandonato, noi inutili civili venuti da un mondo libero, siamo con voi." Questa è la forza del loro messaggio. Che vale anche per tutte le altre vittime di tutte le altre guerre. "Non possiamo far granché contro l'indifferenza dei potenti, ma siamo con voi". Stima a voi, dunque, avventurieri solidali!Siete un esempio, sono fiero che vi siano persone svizzere come voi! E, non dimentichiamolo mai, la Svizzera ha un grande passato umanitario, che purtroppo si sta perdendo. Sta a noi dunque scegliere da che parte pendere… Facciamo la scelta giusta, d'accordo? La storia un giorno ci giudicherà, di nuovo, come ha sempre fatto, implacabilmente…